Attualità

Affermare un progetto comune di promozione della digitalizzazione del settore delle costruzioni: è l’obiettivo del protocollo di intesa siglato da AISTAssociazione Italiana Software Tecnico, che riunisce le società di software italiane che operano nel settore dell’edilizia e IBIMI, capitolo italiano di buildingSMART International (l’ente mondiale che guida la trasformazione digitale del settore delle costruzioni).

L’accordo di partnership, firmato tra  il Presidente AIST Giovanni La Cagnina e il Presidente IBIMI Anna Moreno si fonda sull’azione di AIST volta a valorizzare il ruolo delle software house operanti nella filiera delle costruzioni, valorizzandone il ruolo strategico di collegamento tra i diversi attori del settore e sull’impegno di IBIMI nel supportare la competitività italiana nel mondo del processo di digitalizzazione del settore delle costruzioni attraverso un approccio collaborativo ed etico.

Il protocollo di intesa tra le due associazioni risponde alla duplice esigenza di sensibilizzare il mondo economico, imprenditoriale ed istituzionale sul valore delle conoscenze e competenze qualificate, dei comportamenti etici nell’attività d’impresa – tramiteattività congiunte di formazione e comunicazione verso gli stakeholder di settore – e di avviare gruppi di lavoro e tavoli di confronto su temi di comune interesse.

L’accordo dà così il via a un progetto comune volto a promuovere la digitalizzazione del settore delle costruzioni, ottimizzare le risorse disponibili condividendo iniziative e attività su temi di interesse comune in ambito nazionale e internazionale, e migliorare la qualità delle attività con la condivisione di best practice.

La prima iniziativa concreta a valle del protocollo di intesa, prevede la partecipazione di AIST al gruppo di lavoro su Strutture di IBIMI, che inizierà le sue attività a settembre e che si pone come obiettivo quello di promuovere una maggiore conoscenza del BIM da parte degli ingegneri strutturisti (dallo sviluppo software, all’implementazione in azienda e nelle stazioni appaltanti) tramite la scrittura di una linea guida di riferimento su un mapping IFC pre-determinato di tutti i concetti utili al workflow.

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