Formazione

Proponiamo qui di seguito un intervista rilasciata da Gianni La Cagnina, presidente AIST all’ufficio comunicazione di B-CAD, la fiera di Roma di cui AIST sarà ambassador.

Qual è l’attuale scenario italiano?

In Italia, l’adozione dell’intelligenza artificiale (IA) nel settore delle costruzioni sta guadagnando slancio, offrendo soluzioni innovative per migliorare l’efficienza, la sicurezza e la sostenibilità dei progetti edilizi. Dalla Gestione dei progetti alla Sicurezza nei Cantieri alla manutenzione predittiva per finire alla robotica avanzata, il mercato globale dell’IA nel settore edile è in rapida espansione. Nel 2024, esso ha raggiunto infatti un valore di 1,79 miliardi di dollari e si prevede che entro il 2028 supererà i 5 miliardi di dollari.

Per quanto riguarda l’Italia, università e aziende private stanno studiando e lavorando per abbracciare l’IA nel settore delle costruzioni, con iniziative che mirano a sfruttare il potenziale di queste tecnologie per trasformare il modo in cui vengono gestiti ed eseguiti i progetti edilizi, promuovendo efficienza, sicurezza e sostenibilità.

L’impiego si sta diffondendo? In quali applicazioni principalmente?

L’intelligenza artificiale (IA) sta trovando numerose applicazioni nel settore delle costruzioni, migliorando efficienza, sicurezza e sostenibilità, tra i quali:

  1. Pianificazione e Gestione dei Progetti (Previsione dei ritardi e ottimizzazione dei tempi, Allocazione delle risorse, Monitoraggio in tempo reale)
  2. Sicurezza nei Cantieri (Visione artificiale per il monitoraggio della sicurezza, Analisi del comportamento dei lavoratori, Prevenzione degli incidenti)
  3. Manutenzione Predittiva (Analisi delle condizioni delle infrastrutture, Previsione di guasti alle macchine)
  4. Robotica e Automazione (Robot per la posa di mattoni e la prefabbricazione, Droni per rilievi e ispezioni, Stampa 3D di edifici)
  5. Ottimizzazione dei Costi (Analisi dei costi e riduzione degli sprechi, Ottimizzazione della logistica)
  6. Progettazione e Sostenibilità (Generative Design, Efficienza energetica, Materiali innovativi)
  7. Digital Twin e BIM (Simulazione digitale degli edifici, Monitoraggio e gestione post-costruzione)

L’adozione dell’IA nel settore delle costruzioni è in rapida crescita, contribuendo a una trasformazione digitale che migliora efficienza, sicurezza e sostenibilità nel lungo periodo.

Gli strumenti dell’IA sono strumenti costosi ancora alla portata di un ristretto numero di imprese oppure la principale criticità è quella delle competenze interne alle imprese?

L’adozione dell’Intelligenza Artificiale (IA) nel settore delle costruzioni è influenzata sia dai costi delle tecnologie sia dalla mancanza di competenze interne. Tuttavia, tra i due fattori, la principale criticità per le imprese italiane sembra essere la carenza di competenze, più che il costo delle tecnologie

Per i costi, possiamo dire che questi sono variabili a seconda della stessa complessità degli strumenti utilizzati: i Software di analisi e gestione progetti (come BIM con IA integrata) sono sempre più accessibili grazie a modelli di abbonamento, mentre l’hardware certamente richiede investimenti iniziali che però si stanno riducendo sempre più (es. Sistemi di visione artificiale per la sicurezza nei cantieri, Robotica e stampa 3D per l’edilizia che resta ancora molto costosa e accessibile solo a grandi imprese o progetti pilota).

  • E’ chiaro che in questo contesto le grandi imprese possono più facilmente permettersi questi strumenti, mentre le PMI (che costituiscono la maggior parte del settore edilizio italiano) faticano ad adottarli senza incentivi o economie di scala.

Per la mancanza di competenze, che ritengo il problema più importante nel contesto, anche l’ANCE (come altri studi di settore) concorda che molte imprese faticano ad adottare l’IA non tanto per il costo delle tecnologie, ma per la scarsa preparazione del personale nel gestirle, vuoi per la mancanza di formazione specifica (competenze in analisi dei dati, machine learning e gestione digitale dei progetti, competenze che raramente fanno parte della formazione tradizionale nel settore edilizio) vuoi per una naturale resistenza al cambiamento che fino ad oggi ha addirittura rallentato lo sviluppo tecnologico nel settore costruzioni.

  • In questo contesto quindi appare evidente che incentivi e formazione siano gli strumenti necessari per un ulteriore salto in avanti nell’adozione e nei benefici dell’intelligenza artificiale. E non dimenticherei che molto possono fare anche degli strumenti, nel caso nostro i software, più user-friendly verso un utilizzo più diffuso anche tra professionisti non esperti in tecnologia.

È anche per questo che AIST, l’Associazione Italiana Software Tecnico, che riunisce molte delle principali software house italiane del settore della progettazione nel mondo AEC, pone formazione e software sempre più alla portata dei professionisti come obiettivi imprescindibili per il futuro tecnologico del mondo AEC

Gli imprenditori italiani hanno compreso le potenzialità dell’IA nel settore AEC?

Negli ultimi anni, gli imprenditori italiani nel settore dell’Architettura, Ingegneria e Costruzioni (AEC) hanno mostrato un crescente interesse verso le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale (IA). Secondo un report di Bluebeam, circa il 74% dei professionisti AEC a livello globale utilizza già l’IA in almeno una fase dei progetti edilizi. In Italia, l’adozione dell’IA nel settore AEC è in aumento, con applicazioni che spaziano dalla progettazione alla gestione dei cantieri e alla manutenzione. Tuttavia, permangono sfide significative, come la sicurezza dei dati e l’accuratezza degli algoritmi. In sintesi, la sua adozione è ancora in evoluzione, con margini significativi di crescita e miglioramento.

Il ROI è già accettabile o bisogna attendere?

Il ROI (Return on Investment) dell’Intelligenza Artificiale nel settore delle costruzioni dipende da diversi fattori, come la dimensione dell’azienda, il tipo di tecnologia adottata e il livello di digitalizzazione preesistente. In alcune aree, il ROI dell’IA è già positivo, soprattutto per le imprese che hanno iniziato l’adozione di tecnologie digitali da tempo (manutenzione predittiva ad esempio), per altre è più lungo e incerto, perché i costi iniziali sono elevati e servono competenze specifiche per sfruttarle appieno. Possiamo dire a mio parere, però, che nel complesso, il ROI dell’IA nel settore edile è già positivo per molte applicazioni, ma un’adozione graduale e strategica è la chiave per massimizzare i benefici senza rischi finanziari eccessivi. 

Le aziende con IA oggi possono godere di sostanziali vantaggi rispetto alle altre? Ad esempionei bandi internazionali si sente già questo scostamento? 

Le aziende che integrano l’Intelligenza Artificiale (IA) nel settore delle costruzioni stanno ottenendo vantaggi competitivi significativi rispetto a quelle che non adottano tali tecnologie. L’IA consente di migliorare l’efficienza operativa, ridurre i costi e aumentare la qualità dei progetti. Per quanto riguarda i bandi internazionali, l’adozione dell’IA può rappresentare un elemento distintivo. Esistono numerosi bandi europei e nazionali che promuovono l’innovazione tecnologica, la digitalizzazione e l’adozione dell’IA nel settore delle costruzioni. 

In sintesi, le aziende che adottano l’IA nel settore delle costruzioni non solo migliorano le proprie performance operative, ma possono anche beneficiare di opportunità di finanziamento e supporto attraverso bandi dedicati, rafforzando così la loro posizione competitiva a livello internazionale.

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