L’industria delle costruzioni sta sperimentando una crescente implementazione di tecnologie digitali come il Building Information Modeling (BIM), la realtà aumentata e virtuale (AR/VR), la scansione laser, la stampa 3D, la prefabbricazione e le piattaforme DfMa (Design for Manufacturing for Assembly), i software di analisi, la blockchain, gemelli digitali (digital-twins), l’Internet delle cose (IoT) e le soluzioni di apprendimento automatico lungo tutto il ciclo di vita degli asset costruiti.
Gli operatori del settore, tra cui professionisti dell’edilizia, imprese di costruzione, si esprimono in forma sempre crescente per l’implementazione delle tecnologie digitali nel settore delle costruzioni. Alcune di queste metodologie digitali, come il BIM, a decorrere dal 1° gennaio 2025 saranno obbligatorie con il (Decreto 2 agosto 2021, n. 312) e confermato dal nuovo codice appalti (dlgs 36/2023) che “rende obbligatorio procedere con modalità BIM per tutti gli appalti superiori a un milione di euro”.
la trasformazione che l’implementazione delle tecnologie digitali porta ai modelli di business esistenti, è rappresentata in modo iconico, ad esempio, dal passaggio dal disegno 2D (in PDF), alla modellazione 3D con dati (i modelli BIM appunto). Un altro esempio è la federazione di modelli relativi a diverse discipline, che consente di migliorare l’interoperabilità attraverso l’accesso condiviso dei diversi attori, il rilevamento delle interferenze (geometriche e dati), la programmazione, il calcolo dei costi e l’analisi.
BIM promuove un approccio collaborativo basato quindi su modelli tridimensionali, che integrano informazioni dettagliate su ogni aspetto di un progetto di costruzione. Queste informazioni vanno oltre la semplice rappresentazione grafica dell’edificio e includono dati sulle caratteristiche fisiche e funzionali di ogni componente.
Per quanto riguarda i processi autorizzativi, i modelli BIM forniscono una rappresentazione dettagliata dell’intero progetto, riducendo le ambiguità e gli errori nei documenti. Ciò contribuisce a garantire che i progetti siano conformi alle normative locali e regionali. Tramite i dati contenuti nei modelli BIM è possibile condurre simulazioni e analisi approfondite, ad esempio sull’efficienza energetica, l’ingegneria strutturale e la sicurezza. Queste informazioni possono essere utilizzate per dimostrare la conformità del progetto alle normative e migliorare la qualità delle decisioni autorizzative. Tutte le modifiche apportate al progetto sono tracciate, semplificando il processo di revisione e verifica per le autorità regolamentari.
Va notato che l’adozione del BIM nei processi autorizzativi può richiedere una trasformazione culturale e l’implementazione di nuovi standard e procedure. Tuttavia, molti paesi stanno incoraggiando l’uso del BIM attraverso iniziative e normative specifiche per migliorare l’efficienza e la qualità delle costruzioni.
Inoltre, è da rimarcare come implementazione di tecnologie digitali (BIM ma non solo) determinerà la nascita di nuove competenze e nuove figure professionali nel settore. Questo sta già avvenendo ma in futuro sarà sempre più forte è sufficiente osservare cosa è avvenuto in altri settori industriali con l’implementazione delle tecnologie digitali.
GRUPPI DI LAVORO UNI in ambito BIM
L’attività UNI + suddivisa in diversi COMITATI TECNICI (CT) a sua volta distribuita in Gruppi di Lavoro (GL), che per l’ambito “BIM” sono:
UNI/CT 033/SC BIM E GESTIONE DIGITALE DEI PROCESSI INFORMATIVI DELLE COSTRUZIONI:
- UNI/CT 033/SC 05/GL 01 Classi informative, codificazione e identificazione
- UNI/CT 033/SC 05/GL 02 Attributi informativi, struttura e schemi
- UNI/CT 033/SC 05/GL 03 LOIN, struttura per il mercato nazionale
- UNI/CT 033/SC 05/GL 04 Ambienti di collaborazione e condivisione e strumenti di gestione
- UNI/CT 033/SC 05/GL 05 Capitolato informativo (OIR, PIR, PIM, CI, oGI, pGI)
- UNI/CT 033/SC 05/GL 06 Qualifica del personale operante in BIM e flussi informativi
- UNI/CT 033/SC 05/GL 07 Fascicolo del costruito (AIR, AIM)
- UNI/CT 033/SC 05/GL 08 Gestione amministrativa BIM
- UNI/CT 033/SC 05/GL 09 Flussi informativi, ruoli e requisiti per le opere infrastrutturali
(evidenziati i Gruppi di Lavoro a cui partecipa direttamente AIST)
Il cui lavoro è l’adeguamento e revisione della serie UNI 11337 in funzione del declassamento da norma nazionale a appendice nazionale alla norma UNI EN ISO 19650.
ATTIVITA AIST NELL’AMBITO DELLA COMMISSIONE UNI UNI/CT 033/SC 05/GL
AIST è parte integrante del grande polo normativo nazionale UNI e collabora al suo interno con il suo patrimonio di conoscenza frutto di confronto, esperienza e competenze. Aist con UNI ha un accesso privilegiato al mondo della normazione e può viverla da protagonista.
Il nostro compito è quello di:
- Proporre tematiche nella realtà nazionale e guidare i lavori normativi
- Condividere le esperienze tecniche italiane
- Adattare le norme europee (EN) e internazionali (ISO) alla realtà italiana
- Consolidare il ruolo di leadership sul piano tecnico-normativo
Il software tecnico gioca un ruolo fondamentale nell’evoluzione digitale del settore delle costruzioni. Con l’avvento di tecnologie come il Building Information Modeling (BIM), la realtà aumentata, la realtà virtuale e l’intelligenza artificiale, i software tecnici sono diventati strumenti essenziali per migliorare l’efficienza, la precisione e la collaborazione in tutte le fasi di un progetto edilizio.
L’impegno di AIST è di fare “Fronte comune ai tavoli normativi” cioè “proporre una voce unica, autorevole e rappresentativa, al tavolo decisionale per la definizione delle diverse normative tecniche che coinvolgono gli operatori dell’edilizia, in virtù della nostra esperienza tecnica acquisita”. In altre parole, per partecipare a definire meglio le regole del gioco.
Dal sito UNI leggiamo che una norma, altro non è, che un documento che prescrive come fare bene le cose, garantendo sicurezza, rispetto per l’ambiente e prestazione certe.
Le norme, quindi, sono documenti che definiscono le caratteristiche (dimensionali, prestazionali, ambientali, di qualità, di sicurezza, di organizzazione ecc.) di un prodotto, processo o servizio, secondo lo stato dell’arte e sono il risultato del lavoro di esperti in Italia e nel mondo.
Le norme UNI,, sono norme volontarie, significando con ciò che non vi è nessun obbligo giuridico di osservarle. Spesso però entrano a far parte integrante della normativa, diventano cioè “cogenti”.